Dieci proposte per favorire l'integrazione

Seconde Generazioni: dieci proposte per un percorso di integrazione

Il lavoro di stesura del Manifesto è stato condotto attraverso la creazione di una community dedicata alle seconde generazioni e in particolare ai rappresentanti delle associazioni partecipanti all’iniziativa, uno spazio di dialogo aperto a tutte le associazioni interessate ad aderire a questa rete nazionale e al Manifesto anche nel futuro. Gli aderenti al progetto si sono ritrovati nella formula “seconde generazioni”, pur nella consapevolezza dell’ampio dibattito che l’accompagna e della vastità  delle situazioni ad essa riconducibili.

Il Manifesto in dieci punti

Ecco in sintesi i dieci punti del Manifesto:

Scuola
1. Promuovere una formazione specifica dei docenti rivolta alla gestione di classi multiculturali
2. Potenziare le azioni di sostegno scolastico, psicologico e di mediazione linguistico-culturali
3. Rafforzare il coinvolgimento delle famiglie nella scuola
4. Costruire un sistema integrato di orientamento e di transizione scuola-lavoro

Lavoro
5. Riconoscere e valorizzare le competenze non formali e informali
6. Incentivare l’internazionalizzazione del mercato del lavoro

Cultura e Sport
7. Valorizzare e favorire la conservazione della cultura del Paese d’origine e rafforzare il legame con la cultura italiana
8. Lo sport: verso una cittadinanza sportiva

Partecipazione e cittadinanza attiva
9. Potenziare i servizi d’informazione sui diritti e le opportunità  di partecipazione
10. Favorire l’associazionismo, la cittadinanza attiva e le pari opportunità 

La legge sulla cittadinanza: a quando la riforma?

Il  Manifesto  non affronta il tema della cittadinanza, in virtù di una scelta condivisa fra tutte le associazioni partecipanti. Tutte le realtà  associative che hanno preso parte all’elaborazione del  Manifesto  condividono però il  contenuto della campagna ” L’Italia sono anch’io ” il cui scopo, tra gli altri, è quello di promuovere una riforma del diritto di cittadinanza. La campagna si è fatta promotrice di due proposte di legge di iniziativa popolare per cambiare la normativa sulla cittadinanza e introdurre il diritto di voto per le persone di origine straniera. In Italia attualmente l’acquisizione dei diritti di cittadinanza è regolata dalla legge n. 91 del 1992, che è direttamente ispirata al principio dello ius sanguinis, altamente penalizzante nei confronti delle seconde generazioni.
Fino ad oggi un clima politico orientato ad una gestione emergenziale dei temi riconducibili ai processi migratori ha impedito di affrontare con serenità  la riforma della legge sulla cittadinanza. Confidiamo sul Governo attuale per il superamento di un ritardo legislativo che evidenzia una distanza rispetto al paese reale.

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